Continuiamo il post di ieri “pnl e metaprogrammi“…
6. COSE (cosa, quale oggetto, quale strumento, quale utensile) : se il mondo degli
individui che utilizzano il metaprogramma “persone” è circondato da volti e nomi,
quello di coloro che si avvalgono del metaprogramma “cose” è pieno di oggetti, di
strumenti che vengono puntualmente osservati, elencati e descritti.
Esempio: “Sono stato a casa di un mio amico: mi ha fatto accomodare nel soggiorno,
una stanzetta di pochi metri quadri, con un’orribile e puzzolente tappezzeria marrone
e con un arredamento vecchio e fatiscente. Pensa che le sedie di legno
scricchiolavano, la porta era piena di ditate d’olio e su ogni muro vi erano delle crepe
spaventose. La casa degli orrori!”
E’ ovvio che in questo contesto abbiamo VOLUTAMENTE estremizzato i
concetti, isolando i riferimenti ai metaprogrammi per renderli più identificabili e
quindi più riconoscibili.
Considerate però che – in relazione a tali metaprogrammi –
normalmente, unitamente ad un filtro, ognuno di noi ne applica almeno
altri due.
Ma come si estraggono i metaprogrammi a selezione primaria?
L’operazione è molto semplice: basta formulare una serie di domande generiche
(preferibilmente domande aperte, ossia domande alle quale non è possibile rispondere
con un semplice “sì” o “no”) ed ascoltare le risposte.
Appuntiamo i riferimenti fatti alle attività, informazioni, persone, tempo, luoghi e
cose. Quelli più numerosi inerenti alle categorie suddette rappresenteranno i filtri del
nostro interlocutore.
In definitiva, estrarremo i metaprogrammi a selezione primaria per quantità.
Ma a cosa ci servirà conoscere i filtri preferenziali dei nostri interlocutori?
Supponiamo di occuparci della selezione del personale per un ente umanitario che ha
bisogno di un professionista – dotato non solo di preparazione ma soprattutto di
umanità e dedizione – che si occupi di minori a rischio.
Organizziamo un colloquio con una persona laureata in giurisprudenza che in passato
ha lavorato presso il tribunale dei minori.
Apparentemente i requisiti ci sono tutti: la competenza, gli studi, l’esperienza.
Adesso è necessario verificare le caratteristiche “umane” del candidato, visto che le
esigenze dell’ente in questione sono ben precise.
Continueremo a parlare di pnl e metaprogrammi nel prossimo post…
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